Montecatini Terme

Situato nella provincia di Pistoia, Montecatini Terme è un comune italiano con 19.474 abitanti, famoso per le proprietà delle sue acque termali ricche di sali minerali e preziosi elementi, è il centro più importante della Valdinievole.

Le acque termali di Montecatini Terme e le loro proprietà

Le acque termali di Montecatini sgorgano da quattro sorgenti: Leopoldina, Tettuccio, Regina e Rinfresco. Esse nascono da una falda situata a circa 60-80 metri di profondità. Durante il tragitto dell’acqua verso la superficie viene filtrata e depurata dai depositi di argilla, calcare, diaspri e macigno rendendola batteriologicamente pura e al tempo stesso ricca di sali minerali. Sono acque salso-solfate-alcaline ovvero ricche di solfati, sodio, cloruri di magnesio, litio, iodio, fosfati, zolfo, silicio, potassio e calcio. Tutti elementi fondamentali per la cura di molte patologie e di facile assorbimento da parte dell’organismo umano.

L’acqua Leopoldina è un’acqua forte e viene utilizzata per la cura idropinica, ovvero, attraverso l’assunzione di determinate quantità su prescrizione medica, ha un’azione purificante della parete intestinale e di conseguenza agisce direttamente sulle patologie collegate all’apparato gastroenterico come: intestino irritabile, stipsi e dispepsia. Oltre all’assunzione diretta, viene anche utilizzata per cure inalatorie, fangoterapia e balneoterapia.

Montecatini Terme

L’acqua Regina è un’acqua media particolarmente indicata per le patologie legate alla disfunzione delle vie biliari ed all’insufficienza epatica. Viene consigliata per il corretto ripristino del flusso biliare.

L’acqua Tettuccio è invece un’acqua debole che facilita la depurazione del fegato. La somministrazione viene consigliata in caso di ipercolesterolemia, dismetabolismi e difficoltà di digestione.

Anche l’acqua Rinfresco è un’acqua debole, favorisce la diuresi e di conseguenza l’eliminazione di scorie nocive all’organismo mentre ne ripristina i livelli di sali minerali. Viene anche utilizzata per fangoterapia e balneoterapia.

Storia delle terme

Sembra che lo sfruttamento dell’acqua termale abbia inizio già all’epoca dei romani, nell’area delle Terme Leopoldine furono infatti ritrovate alcune statuette votive. Notizie più sicure in merito all’esistenza di un bagno termale si ritrovano solamente nel 1201 quando vengono citate in una pergamena lucchese.

Successivamente, se ne ritrova menzione nel 1387 in uno scritto di un mercante di Prato, tale Francesco Datini che chiede il parere del proprio medico in merito alle proprietà di queste acque.

Il primo studioso che ne parla in un suo trattato è Ugolino de Montecatini, padre della moderna idrologia, che nel 1417 descrive nel suo testo De Balneorum Italiae Proprietatibus ac Virtutibus le proprietà ed i benefici di tali acque citando casi di contadini che immergendosi in esse hanno trovato cura per i loro malanni. Nel trattato si attesta anche la costruzione di un primo bagno termale attorno 1370 per volere della Repubblica Fiorentina che allora dominava l’area di Montecatini. Era una struttura rozza e poco curata protetta da una tettoia.

Il primo stabilimento vero e proprio, il Bagno Regio, venne realizzato solamente nel 1773. Nel 1775 venne creato lo stabilimento conosciuto tutt’oggi con il nome di Leopoldine mentre nel 1779 è il turno del Tettuccio.

Nel 1851, il professor Fedele Fedeli assunse la carica di direttore medico delle terme ed una delle sue principali funzioni fu quella di studiare le proprietà terapeutiche dell’acqua termale.

Nel 1883, le terme passarono sotto la gestione di una società alla quale faceva capo l’Onorevole Pietro Baragiola che ristrutturò numerosi stabilimenti e bonificò aree paludose rendendole incantevoli giardini.

Nel 1903 venne realizzato lo stabilimento Grocco con lo scopo di commercializzare i Sali Tamerici. Venne anche realizzata una piscina nella quale indirizzare l’acqua termale così da permettere a coloro che soffrono di patologie dell’apparato locomotore di effettuare delle attività di riabilitazione motoria in tale acqua.

Negli anni 60 venne costruito anche l’ultimo stabilimento termale, il Redi.

I centri termali di Montecatini Terme

Montecatini gode di numerosi stabilimenti termali, attualmente quelli aperti sono quattro: Tettuccio, Redi, Excelsior e la Salute.
Le altre strutture, tra cui lo stabilimento Leopoldine, il secondo più antico della città, stanno attualmente subendo un ampio lavoro di ristrutturazione.
Gli stabilimenti oggi aperti si trovano all’interno di un’ampia area verde che comprende anche il parco delle Panteraie ed il parco delle Terme e rappresenta oltre la metà del centro storico di Montecatini.

Come arrivare Montecatini Terme

Montecatini Terme dista 17 km da Pistoia e 30 km da Lucca. Si può raggiungere in auto prendendo l’autostrada Firenze-Mare e uscendo a Montecatini Terme.
Da Roma: prendere l’autostrada A1 in direzione Firenze, proseguire sulla Firenze-Mare A11 in direzione di Pisa, fino all’uscita Montecatini Terme.
Da Milano: prendere l’autostrada del Sole A1 in direzione Firenze, quindi proseguire sulla Firenze-Mare A11 in direzione di Pisa, sino all’uscita Montecatini Terme.
Da Genova: imboccare l’autostrada A12 Genova-Livorno, proseguire sull’A11 Firenze Mare in direzione di Firenze ed uscire a Montecatini Terme.

Montecatini si può raggiungere anche in aereo atterrando a Firenze o Pisa. Dall’aeroporto sono disponibili autobus diretti in servizio tutti i giorni.

Cosa fare nei dintorni

Montecatini è ricca di parchi, chi vi soggiorna per le cure termali non può non approfittare di una bella passeggiata nel suo polmone verde. Per gli amanti del teatro vi è il famoso Teatro Verdi, inaugurato nel 1930, ospita tutt’oggi un ricco palinsesto di eventi. E per una spettacolare vista della città dall’alto non resta che prendere la funicolare più antica d’Europa, inaugurata nel 1898. Per gli amanti del cibo e del vino non mancherà la possibilità di gustare piatti tipici della tradizione toscana mentre a poche ore d’auto o treno si trovano importanti città d’arte come Firenze, Pisa e Pistoia.